Il dolore alle gambe è un disagio che viene avvertito in una o più parti di una o di tutte e due le gambe. Questo dolore può essere più o meno intenso e può essere avvertito sotto forma di bruciore, di fitta o di
crampo muscolare. Il dolore alle gambe può avere diverse cause. La prima di queste è l’affaticamento, cui seguono i traumi e la
disidratazione, che può essere provocata dall’assunzione di farmaci come statine e diuretici. Può essere provocato anche da varie patologie, tra le quali:
artrite, aterosclerosi, ernia del disco,
gotta, insufficienza renale,
insufficienza venosa, piede diabetico, tetano, tromboflebite, trombosi venosa profonda,
vene varicose. Per curare il dolore alle gambe bisogna individuare e curare la causa che ne è alla base. In caso di dolore provocato da eccessiva attività fisica, la prima cura è il riposo delle articolazioni, cui
vanno affiancati impacchi con acqua fredda sulle parti dolorose delle gambe. Se è dovuto ad affaticamento o crampi dovuti a insufficienza venosa occorre al contrario tenere in movimento le gambe per favorire la circolazione del sangue. Oltre al movimento, sono inoltre da prevedere questi accorgimenti: bere molti liquidi, mangiare frutta e verdura, tenere le gambe sollevate quando sono a riposo,
evitare calore eccessivo e assumere integratori a base di potassio, dietro indicazione medica. È consigliabile ricorrere alle cure mediche quando il dolore alle gambe: In presenza di
gonfiore a entrambe la gambe bisogna rivolgersi a uno specialista flebologo, angiologo o chirurgo vascolare. Se il dolore fa seguito a un trauma o a una contusione è invece consigliabile rivolgersi al pronto soccorso. Dolore muscolare alle gambe: che cosa èIl dolore alle gambe di origine muscolare è un disturbo che colpisce molte persone a tutte le età. Le ragioni alla base dell’insorgenza del dolore possono essere di vario tipo e il dolore può manifestarsi durante il giorno o solo di notte e interessare un punto qualsiasi degli arti inferiori,
dall’anca, alla coscia, al polpaccio, al gluteo, al piede. Il sintomo doloroso può essere lieve e sopportabile, oppure così intenso da compromettere lo svolgimento delle normali attività quotidiane e costringere chi ne soffre a un riposo forzato. Cause dei dolori alle gambeI dolori muscolari alle gambe possono avere origine diversa:
Riconoscere il tipo di doloreEsistono in realtà molte altre cause che possono generare una sintomatologia dolorosa, per questo, per orientarsi, è innanzitutto importante riconoscere alcuni elementi come:
Il sintomo doloroso alle gambe può insorgere in modo acuto o cronico. Di solito la forma acuta si manifesta in modo improvviso, per esempio dopo un trauma (fratture, lesioni tendinee, contratture muscolari) o in seguito a problemi circolatori come la trombosi venosa profonda. Il dolore cronico invece è persistente, cioè dura mesi o anni, ed è un sintomo che accompagna altre malattie croniche come la claudicatio intermittens, l’artrosi e le tendinopatie. Un altro elemento da indicare come sintomo utile alla diagnosi è l’andamento del disturbo. Il dolore continuo, cioè persistente, non diminuisce ed è tipico delle patologie traumatiche come le fratture, le microfratture o l’ernia del disco. Il dolore intermittente, invece, può insorgere in un momento particolare. Può manifestarsi:
Dolore notturno alle gambeDurante la notte, alcuni dolori alle gambe potrebbero rendere difficile addormentarsi o causare dei risvegli nel bel mezzo della notte. Tra le cause principali del dolore notturno agli arti inferiori ci sono i crampi, la sindrome delle gambe senza riposo, l’artrosi e l’artrite reumatoide. La sindrome delle gambe senza riposo è una
condizione nota anche con la sigla RLS (acronimo dall’inglese Restless legs syndrome). Si tratta di una malattia neurologica del sonno che interessa circa il 5% della popolazione adulta, con una netta prevalenza del genere femminile. Questa sindrome, che colpisce gli arti inferiori, si manifesta con
disturbi che costringono a muovere continuamente le gambe o ad alzarsi dal letto e camminare. Dolore alle gambe dopo un allenamentoSuccede a quasi tutti noi quando facciamo dell’attività fisica non frequente e particolarmente intensa: un indolenzimento muscolare a ogni piccolo movimento, simile al dolore che si prova quando si tocca un ematoma. Ma attenzione: a provocare questo dolore non è il famoso “acido lattico” di cui tanto si parla, ma la presenza di microlesioni delle fibre muscolari, che si sono danneggiate durante quell’esercizio fisico intenso, in particolare capita con gli allungamenti.Queste microlesioni provocano processi infiammatori riparativi che percepiamo come dolorosi dopo 24-48 ore e che normalmente si risolve entro massimo 96 ore. La presenza di queste microlesioni provoca infiltrazioni dal sistema linfatico ai muscoli. Fortunatamente, il nostro corpo sa riparare da sé queste microlesioni, senza bisogno di farmaci. L’acido lattico prodotto durante uno sforzo muscolare viene invece rimosso nei minuti successivi alla fine dell’attività o al massimo nel giro di qualche ora. Chiaramente ci sono sport che sollecitano particolarmente i muscoli, come lo squash, salti e allungamento rapidi. Pertanto è importante sapersi preparare adeguatamente prima di sottoporsi a un importante sforzo fisico in tal senso. Accanto agli indolenzimenti ci sono le contusioni e gli strappi veri e propri, che si manifestano in seguito a uno sforzo eccessivo che induce una contrazione involontaria da cui origina una contrattura. Tale condizione impedisce il movimento dell’arto e si
accompagna spesso alla comparsa di un ematoma più o meno esteso. In questo caso, i dolori muscolari non compaiono durante l’attività fisica e si associano a rigidità dei muscoli. Se invece il muscolo viene allungato eccessivamente, si può stirare e il dolore si manifesta nel compiere un esercizio fisico.
Come gestire i crampi alle gambeI
crampi muscolari sono causati da contrazioni improvvise e involontarie di uno o più muscoli, di solito del polpaccio. Questo problema, molto comune, si può manifestare durante l'attività fisica intensa (sono tipici quelli dei giocatori di calcio), mentre altre volte compare quando non si compiono movimenti, ad esempio di notte, durante il sonno. Le cause includono un
eccessivo e prolungato sforzo fisico oppure, all'estremo opposto, l'aver mantenuto la stessa posizione per un lungo periodo. Quando andare dal medicoI dolori che impediscono di camminare o di caricare il peso sulla gamba colpita, richiedono l’intervento del medico. Non si deve inoltre attendere per rivolgersi a uno specialista quando il dolore si accompagna alla comparsa di una febbre superiore a 37,8°C, quando la gamba è gonfia, pallida o fredda, se c’è gonfiore o pesantezza a entrambe le gambe o si manifestano problemi respiratori. Sono inoltre sintomi da riferire al medico i crampi al polpaccio che compaiono spesso, una gamba che si gonfia e diventa rossa, o la comparsa di un cordone duro, doloroso lungo il decorso di una vena dopo che si è stati seduti per un tempo prolungato, come ad esempio dopo un lungo viaggio in automobile o in aereo, perché potrebbe trattarsi di una trombosi venosa. In generale, il medico va informato quando un forte dolore a una o entrambe le gambe compare senza nessun apparente motivo, mentre si cammina o subito dopo, se uno o entrambi gli arti sono gonfi, se il dolore tende a peggiorare, se si soffre di vene varicose o se i sintomi dolorosi non migliorano dopo pochi giorni di trattamento. Questi sono tutti elementi che potrebbero essere utili per fare una diagnosi corretta e impostare una terapia efficace. Rimedi per i dolori muscolari alle gambeSe il fastidio permane, è necessario andare dal medico per capire l’origine del fastidio. Non esistono rimedi universali, ogni patologia va trattata
distintamente.
I dolori della crescita nei bambiniNon bisogna spaventarsi. Anche i bambini fino alla pubertà possono soffrire di dolori alle gambe, capita a circa il 10-20% dei ragazzini. Le ragioni non sono completamente note, ma si tratta di fastidi che si risolvono autonomamente con il tempo. I dolori compaiono tendenzialmente verso sera o durante la notte e in alcuni periodo con maggiore frequenza, mentre in altri quasi scompaiono, durano una manciata di minuti e non portano con sé danni alla deambulazione. Se invece i dolori dovessero essere persistenti allora è bene contattare il medico che accerterà la presenza di un’eventuale trauma o di una patologia reumatica infantile. Consulta i centri che hanno dichiarato di essere specializzati in Dolori Osteoarticolari: RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Quando preoccuparsi per il dolore alle gambe?È consigliabile ricorrere alle cure mediche quando il dolore alle gambe:. giunge all'improvviso.. è particolarmente acuto.. non accenna a diminuire dopo tre-quattro giorni.. si intensifica a ogni movimento.. è accompagnato da febbre,. è accompagnato da rossore e gonfiore della parte dolorante.. Cosa fare se ti fa male le gambe?Oltre al moto, sono da prevedere questi accorgimenti: corretta idratazione, dieta ricca di frutta e verdura, tenere le gambe sollevate quando sono a riposo, evitare calore eccessivo e assumere integratori a base di potassio, dietro indicazione medica.
Quali esami vanno fatti per il male alle gambe?Conclude Giorgio Serino: «Sono necessari esami del sangue attraverso i quali cercare la presenza o l'assenza degli “indici di infiammazione”: fattore reumatoide, Ves, proteina C reattiva. Se il problema è articolare, invece, si indaga la situazione con esami radiologici (radiografie, TAC, ecografie ecc.).
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