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Passeggero o persistente, superficiale o profondo, leggero o intenso. Il dolore dopo i rapporti intimi può essere di molti tipi e costituisce un segnale da non trascurare. Nella terminologia medica il dolore legato ai rapporti intimi si chiama dispareunia. Può manifestarsi prima, durante e dopo l’atto sessuale, fino a due giorni successivi. In questo articolo parliamo nello specifico del dolore dopo il rapporto, che può essere passeggero o persistente, più o meno intenso e più o meno profondo a seconda della tipologia e della localizzazione. La dispareunia è un disturbo di gran lunga più comune tra le donne in menopausa rispetto a quanto non lo sia durante la vita fertile., Le variazioni ormonali possono infatti essere un fattore centrale e determinante per il manifestarsi di questi dolori. Ricordiamo ancora una volta che questi cambiamenti negli equilibri degli ormoni sono assolutamente fisiologici alla fine dell’età fertile, dunque normali. Questo non vuol dire, però, che il dolore dopo il rapporto deve essere accettato passivamente e sopportato. Per questo motivo è importante parlarne con il ginecologo perché ci sono diversi accorgimenti preventivi e di trattamenti utili che è possibile discutere con lo specialista. Cos’è la dispareuniaLa dispareunia è la sensazione dolorosa che la donna può avvertire nella zona del ventre e che compare più o meno improvvisamente in relazione a un rapporto intimo: durante o dopo. Può trattarsi di un lieve dolore ma anche di spasmi di forte intensità che possono essere così problematici da scoraggiare nell’approccio all’intimità e avere persino ripercussioni psicologiche. A seconda della localizzazione del dolore, si distinguono:
le possibili cause del dolore dopo il rapportoIl dolore dopo il rapporto può avere diverse cause. Saper ascoltare il tuo corpo ed essere in grado di raccontare ciò che ti accade al ginecologo è importantissimo per definire bene qual è il problema reale: in poche parole per formulare la giusta diagnosi. In menopausa l’amore può essere doloroso per molti motivi, ma c’è molto che si può fare per vivere serenamente il sesso anche dopo i 50. Ecco cosa devi sapere: in menopausa il dolore dopo il rapporto è quasi sempre legato ai cambiamenti ormonali e alle modificazioni dell’apparato genitale femminile, che a loro volta sono la diretta conseguenza della ridotta produzione di ormoni (di estrogeni in particolare). Parliamo nello specifico di condizioni naturali che possono intervenire quando l’attività ovarica cessa: sono la secchezza vaginale, l’assottigliamento dei tessuti vulvari, il prurito oppure le piccole lesioni che da queste situazioni possono essere determinate. Può accadere, però, che il dolore dopo il rapporto sia anche causato da:
Allo stesso modo, il dolore può essere causato da:
Quando la causa del dolore dopo il rapporto è l’Atrofia Vulvo-VaginaleSi tratta di una condizione cronica e progressiva che, se non opportunamente trattata, può peggiorare nel tempo. L’Atrofia Vulvo-vaginale causa un assottigliamento dei tessuti vulvari, che diventano più fragili e meno elastici: da questa condizione deriva il dolore dopo l’atto sessuale e la difficoltà ad avere rapporti. È importante sottolineare che le avvisaglie principali dell’Atrofia Vulvo Vaginale sono contemporaneamente disturbi molto frequenti in menopausa. Ma non solo: si tratta di disagi che la maggior parte delle donne ha sperimentato con una certa frequenza anche durante la vita fertile perché legati al ciclo, o a infezioni (come la candida, ad esempio). Questo fatto rende questi disturbi in qualche modo “noti” e per questo molte donne tendono a non considerarli con la dovuta attenzione. Si tratta infatti di:
Questi sono i campanelli d’allarme che è bene non sottovalutare e che è importante riportare al ginecologo. Lo specialista può ricondurli alla causa esatta e individuare un trattamento adeguato e personalizzato. Dolore dopo il rapporto: cosa fareQuindi, riassumendo, se dovessi avvertire con una certa frequenza del dolore intimo durante o dopo un rapporto:
In una fase così delicata, è importante ascoltare i segnali che il corpo invia per mantenere il proprio benessere e una buona qualità di vita. I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.Elena Vita MSL & Medical Advisor Shionogi (agosto 18/settembre 20)Pubblicato il July 6, 2020 Quanto dura il bruciore post rapporto?Il bruciore dopo un rapporto può essere di breve durata o perdurare per qualche giorno; in base al fattore che lo scatena, possono esserci sintomi che lo accompagnano: tra i più comuni troviamo il prurito intimo, il rossore e il gonfiore della vulva (la zona esterna e visibile dei genitali femminili), tutti segni di ...
Cosa fare se dopo un rapporto bruciore?Innanzi tutto arrivare al rapporto solo quando si è emotivamente pronte e tranquille. Se questo non dovesse bastare, lavarsi con acqua fresca - non calda o tiepida! - ed eventualmente un sapone intimo ad azione lenitiva, potrebbe mitigare la sensazione di bruciore intimo post rapporto.
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