Lo stress puo bloccare il ciclo mestruale

La salute della donna è correlata, dalla pubertà alla menopausa, anche alla regolarità del ciclo mestruale. Infatti in caso di alterazioni, l’amenorrea potrebbe essere un campanello d’allarme di qualcosa che non va.

Vediamo nel dettaglio cos’è l’amenorreaquando è fisiologica e quando invece potrebbe essere il sintomo della presenza di un problema anche importante.[1]

In questo articolo

  • 1 Cos’è l’amenorrea
  • 2 Quando l’amenorrea è normale
  • 3 Cause dell’amenorrea
  • 4 In quali occasioni bisogna rivolgersi al ginecologo
  • 5 Cura per l’amenorrea
  • 6 Rimedi per l’amenorrea

Cos’è l’amenorrea

Le mestruazioni sono regolate da un sistema ormonale che coinvolge ipotalamo, ipofisi e ovaie. Ogni mese il corpo della donna produce ormoni in una determinata sequenza che lo preparano ad accogliere una possibile gravidanza. Se la fecondazione non avviene l’intero ciclo termina con lo sfaldamento dell’epitelio uterino e compaiono le caratteristiche perdite ematiche, che eliminano sia l’ovulo che l’epitelio.

In caso di amenorrea le mestruazioni sono assenti. L'assenza di mestruazioni può essere di due tipi:

  1. amenorrea primaria, si verifica quando dopo i 16 anni il flusso mestruale non è comparso spontaneamente
  2. amenorrea secondaria, le mestruazioni, inizialmente normali non si presentano per almeno tre mesi consecutivi nel caso di donne che non hanno mai sofferto di un ciclo mestruale irregolare o da almeno 9 mesi in caso di donne con ciclo irregolare.

Quando l’amenorrea è normale

Lo stress puo bloccare il ciclo mestruale

Ci sono momenti della vita di una donna in cui l’amenorrea è assolutamente normale e non deve destare preoccupazioni:

  • prima della pubertà
  • in gravidanza
  • durante l’allattamento al seno
  • dopo la menopausa

Se invece l’assenza di mestruazioni si verifica in fasi diverse è importante rivolgersi al proprio ginecologo di fiducia per determinare le possibili cause dell’amenorrea e concordare l’iter terapeutico da seguire per regolarizzare il ciclo mestruale.

Cause dell’amenorrea

Le cause che stanno alla base dell’amenorrea possono essere diverse sia per quella primaria che per quella secondaria. In ogni caso è indispensabile un consulto specialistico dal vostro ginecologo di fiducia per effettuare le dovute indagini.

Uno studio pubblicato sul Bollettino di Ginecologia Endocrinologica[2] a cura del Prof. Genazzani mostra come “il blocco della funzione riproduttiva sia sostenuto da un'azione di freno biologico che serve per tutelare la donna ed impedire che l’eventuale insorgenza di una gravidanza danneggi le funzioni biologiche data la scarsità̀ di risorse”.

L’amenorrea che nasce in condizioni fisiche, psicologiche o metaboliche alterate è in realtà una difesa dell’organismo. Una forma di protezione per preservare l'energia indispensabile per mantenere in salute l’organismo, sacrificando ciò che, in quel momento, il corpo ritiene di minore importanza. In questo caso è l’ipotalamo il centro della disfunzione ed una sua opportuna regolazione può consentire una ripresa del ciclo mestruale.

Cause dell’amenorrea primaria

L’amenorrea primaria, ovvero quando la prima mestruazione non è ancora comparsa superati i 16 anni di età nelle ragazze, può essere legata a malformazioni dell’apparato genitale, a difetti endocrini (produzione ormonale) o alla presenza di una sindrome[3].

In linea generale l’amenorrea primaria può essere causata da:

  • anomalie congenite della vagina
  • sindrome dell’ovaio policistico
  • sindrome di Turner
  • sindrome di Kallmann
  • sindrome di Cushing
  • altre patologie endocrine
  • assunzione di psicofarmaci, antidepressivi o chemioterapici
  • stress fisico o emotivo

Cause dell’amenorrea secondaria

L’amenorrea secondaria, escludendo la gravidanza, l’allattamento e la menopausa, nella maggior parte dei casi è legata a un ciclo anovulatorio (che non produce un ovulo).

Inoltre può essere dovuta a:

  • disturbi alimentari[4]
  • menopausa precoce
  • eccessivo esercizio fisico
  • squilibri ormonali (spesso Iperprolattinemia o Ipotiroidismo).
  • tumori dell’ipofisi
  • sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)[5]
  • patologie della tiroide
  • anomalie dell’apparato riproduttore
  • forte stress e depressione
  • assunzione di farmaci antipsicotici, chemioterapici, antidepressivi o antipertensivi

L'amenorrea può anche essere dovuta alla presenza di aderenze all'interno della cavità uterina (S. di Asherman, dopo raschiamenti ripetuti).

Data la diversità delle cause che possono provocare amenorrea è necessario sottoporsi ad una visita ginecologica quando:

  • le mestruazioni non sono comparse entro i 16 anni
  • non arrivano entro 3 anni dallo sviluppo del seno
  • c’è assenza di mestruazioni per più di 3 mesi
  • le mestruazioni diventano sistematicamente irregolari dopo un periodo di regolarità

Dopo aver eseguito un’attenta anamnesi si procede alla visita ginecologica con ecografia trans vaginale e/o trans addominale per valutare l’intero apparato riproduttore ed escludere un’eventuale presenza di malformazioni.

Il ginecologo inoltre potrebbe prescrivere altri esami tra cui un test di gravidanzaanalisi del sangue con cui determinare i livelli di alcuni ormoni Ipofisari o prodotti dall’ovaio; talora può rendersi necessaria un’isteroscopia (esame per la visualizzazione dell’interno della cavità uterina) o una risonanza magnetica delle pelvi e/o una laparoscopia (esame per visualizzare l’interno della cavità addomino-pelvica).

Cura per l’amenorrea

Essendo l’amenorrea un sintomo, il trattamento dipende dalla causa che lo ha scatenato, per questo è molto importante stabilire l’origine del disturbo[6]. In alcuni casi il ginecologo potrebbe prescrivere terapie ormonali adeguate, oppure limitarsi a tenere sotto osservazione la condizione, attendendo che il ciclo mestruale si presenti spontaneamente. Se ci fossero problemi genetici o cromosomici, per risolvere il disturbo potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente.

Se l’amenorrea è dovuta a cicli anovulatori e la paziente è in cerca di una gravidanza è possibile stimolare farmacologicamente l’ovulazione monitorando la crescita follicolare. In caso di anomalie a carico della tiroide o dell’ipofisi vengono stabiliti specifici percorsi terapeutici.

Rimedi per l’amenorrea

Lo stress puo bloccare il ciclo mestruale

L’amenorrea può essere legata anche a uno stile di vita non consono e in questi casi è possibile mettere in pratica delle sane e buone abitudini che possono aiutare ad evitarla.

Ad esempio:

  • avere un’alimentazione sana ed equilibrata che permette di mantenere un’idonea massa corporea
  • limitare il più possibile le fonti di stress
  • praticare attività fisica adeguata e mai eccessiva

Anche in questi casi è importante rivolgersi a uno specialista se ci fossero disturbi dell’alimentazione (ad esempio anoressia, bulimia o obesità), quando non si riesca da soli a tenere sotto controllo i livelli di stress o ci si trovi in uno stato di disagio emozionale.

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Quanto può ritardare il ciclo con lo stress?

Generalmente, il ritardo è solo di qualche giorno ma, man mano, questo ritardo tende ad aumentare. Se non si riesce a rimuovere la causa che scatena lo stress, questa condizione non tenderà a sparire.

Come capire se il ciclo non viene per lo stress?

Nelle donne, lo stress si manifesta in diversi modi, anche con sbalzi ormonali che possono rendere irregolare il ciclo mestruale..
cicli ravvicinati, anche due volte al mese senza ovulazione..
perdite scure premestruali (“spotting”) dovute a una ridotta produzione di progesterone..

Come sbloccare il ciclo bloccato da stress?

Una dieta ricca di alimenti contenenti vitamina C, come agrumi, verdure a foglia verde, pomodori, peperoni, broccoli e kiwi, può essere di aiuto per stimolare il ciclo. La vitamina C, infatti, ha proprietà emmenagoghe che stimolano l'afflusso di sangue nell'area pelvica e nell'utero.

Cosa può bloccare il ciclo mestruale?

L'amenorrea può dipendere da condizioni che interessano l'ipotalamo, l'ipofisi, le ovaie, l'utero, la cervice o la vagina, fra cui disturbi ormonali, difetti congeniti, patologie genetiche e farmaci.