Sintomi di un fegato che non funziona bene

  • Le funzioni del fegato e la digestione
  • Cosa fare per mantenere il fegato in salute
  • Rimedi naturali: il carciofo

Sintomi di un fegato che non funziona bene

Le difficoltà digestive sono sempre dietro l’angolo, soprattutto dopo i cinquant’anni.
Col passare degli anni tutto diventa “più pesante” da digerire: una cena un po’ più abbondante, una pizza mangiata di sera, un caffè in più, un secondo bicchiere di vino.
Per non parlare di quanto sia sempre difficile mangiare bene, selezionando alimenti freschi, buoni, senza conservanti, additivi. Non ultimo, quanto incidono sui disturbi gastrici ansia e stress.

Tutto questo pesa non solo sullo stomaco, ma su tutto l’apparato digerente, compreso il fegato.
Bocca amara, mal di stomaco, digestione lenta, mal di testa e nausea sono alcuni fra i sintomi di difficoltà digestive che non sempre dipendono dall’apparato gastrointestinale, ma possono dipendere anche dal cattivo funzionamento del fegato.

Le funzioni del fegato e la digestione

Il fegato svolge quotidianamente più di 500 compiti, tra cui molti sono indispensabili per le nostre funzioni vitali e hanno a che fare con l’apparato digerente.
Se il fegato non funziona sono compromesse attività molto importanti per la digestione e l’assimilazione del cibo.

Ecco alcune delle cose che fa il fegato per permettere una buona digestione:

  • secerne bile e bicarbonato nel duodeno: il bicarbonato neutralizza gli acidi dello stomaco e la bile permette la digestione e l’assorbimento dei grassi alimentari attraverso la loro emulsione.
  • Stimola i movimenti peristaltici dell’intestino.
  • Svolge processi metabolici che agevolano l’assorbimento delle sostanze digerite.
  • Svolge un’attività detossificante, con la trasformazione ed eliminazione di sostanze che possono essere nocive.

Cosa fare per mantenere il fegato in salute

Quando sentite i sintomi della cattiva digestione dovete prendervi cura non solo dello stomaco, ma anche del fegato.

È fondamentale fare attenzione alla scelta degli alimenti.
Eliminate:

  • cibi grassi
  • cibi speziati e piccanti
  • fritture
  • salumi
  • formaggi grassi
  • alcolici
  • caffè
  • cioccolata

Prediligete alimenti:

  • leggeri
  • freschi
  • magri

Cercate di mangiare con tranquillità, masticando bene e lentamente e allontanando ansia e stress.

Rimedi naturali: il carciofo

Quando compaiono i sintomi della cattiva digestione oltre a tamponare l’acidità con un antiacido, potete ricorrere a rimedi naturali, come l’estratto fitoterapico di carciofo, che può aiutare la digestione, mantenendo il fegato sano. L’estratto fitoterapico di questo ortaggio, che si ottiene dalle foglie, contiene principi attivi naturali che:

  • proteggono la funzionalità epatica
  • rigenerano le cellule del fegato
  • sollecitano la produzione di bile da parte del fegato, sostanza necessaria per digerire i grassi
  • migliorano i processi digestivi
  • aiutano la crescita della flora intestinale
  • migliorano le funzionalità dell’intestino
  • riducono i livelli di zucchero nel sangue

L’insufficienza epatica è una grave compromissione della funzione epatica.

  • è causata da una patologia o una sostanza che danneggia il fegato.

  • Di solito, il medico formula la diagnosi di insufficienza epatica sulla base dei sintomi, dei riscontri all’esame obiettivo e degli esami del sangue.

Tale condizione si verifica quando è compromessa una parte estesa del fegato. L’insufficienza epatica può svilupparsi rapidamente, nel giro di giorni o settimane (insufficienza epatica acuta), o gradualmente, nel corso di diversi mesi o anni (insufficienza epatica cronica).

La disfunzione epatica produce molti effetti:

  • Vi è un malfunzionamento del sistema immunitario che aumenta il rischio di infezioni.

Le persone con insufficienza epatica generalmente presentano ittero, ascite, encefalopatia epatica e uno stato di salute compromesso. L’ittero rende gialli la cute e il bianco degli occhi. L’ascite può causare il rigonfiamento dell’addome. L’encefalopatia epatica può causare stato confusionale o sonnolenza. La maggior parte delle persone presenta sintomi generici, quali affaticamento, debolezza, nausea e inappetenza.

L’alito può avere un odore dolciastro di mosto.

Le persone possono facilmente sanguinare e presentare ecchimosi. Ad esempio, un’emorragia che sarebbe lieve in altre persone (ad es., la fuoriuscita di sangue dovuta a un piccolo taglio o la perdita di sangue dal naso) potrebbe non arrestarsi da sola e persino risultare clinicamente difficile da controllare. La perdita di sangue può condurre a un abbassamento della pressione arteriosa (ipotensione) e a shock Ipotensione arteriosa e shock .

Nell’insufficienza epatica acuta, un soggetto può passare dallo stato di salute a quello terminale in pochi giorni. L’insufficienza epatica acuta è un’emergenza medica e, se possibile, i soggetti dovrebbero essere valutati presso un centro trapianti di fegato. Nell’insufficienza epatica cronica l’aggravamento delle condizioni di salute può essere graduale, fino a quando si verifica un evento drammatico, come vomitare sangue o la presenza di sangue nelle feci. Il sangue nel vomito o nelle feci è causato dall’emorragia delle vene varicose esofagee e gastriche.

Laddove si sviluppi insufficienza renale, si produce e si elimina meno urina dal corpo, portando a un accumulo di sostanze tossiche nel sangue.

Alla fine, la respirazione diventa difficoltosa.

  • Valutazione medica

  • Esami del sangue

Di solito, il medico formula la diagnosi di insufficienza epatica sulla base dei sintomi e dei riscontri all’esame obiettivo. Si effettuano esami del sangue per valutare la funzionalità epatica, che di solito è gravemente compromessa.

Per identificare le possibili cause, il medico chiede informazioni su tutte le sostanze assunte, compresi i farmaci prescrivibili e quelli da banco, i prodotti erboristici e gli integratori alimentari. Per identificare le possibili cause vengono effettuati esami del sangue.

Vengono eseguiti altri esami, come esami delle urine, altri esami del sangue e spesso una radiografia del torace, per controllare i problemi che potrebbero insorgere, tra cui il deterioramento della funzione cerebrale, l’ insufficienza renale Insufficienza renale e infezioni. In base ai sintomi del soggetto, gli esami potrebbero essere ripetuti di frequente.

  • Trattamento della causa

  • In caso di insufficienza epatica acuta, trattamento immediato

Il trattamento dipende dalla causa e da sintomi specifici. L’urgenza del trattamento è legata al tipo di insufficienza epatica, acuta o cronica, ma il trattamento di base è lo stesso.

Inoltre è necessario limitare il consumo di sodio (nel sale e in molti alimenti) a meno di 2.000 mg al giorno per evitare l’accumulo di liquidi nell’addome. Bisogna evitare completamente l’alcol perché aggrava il danno epatico.

L’insufficienza epatica acuta è un’emergenza medica. Se possibile, i soggetti dovrebbero essere visitati presso un centro trapianti di fegato ed essere ricoverati in unità di terapia intensiva. Il trattamento può comprendere

  • Per l’ipotensione: liquidi somministrati per via endovenosa e farmaci per aumentare la pressione arteriosa

  • Per l’encefalopatia epatica: eventuali trattamenti come lattulosio (un lassativo) e antibiotici

  • Per le infezioni: Antibiotici o farmaci antimicotici

  • Per l’ipoglicemia: somministrazione per via endovenosa di glucosio (uno zucchero)

  • Per le emorragie: trasfusioni di plasma fresco congelato (la parte liquida del sangue, che contiene proteine che aiutano il sangue a coagulare, chiamate fattori della coagulazione del sangue) e, laddove necessario, sangue intero

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Sintomi di un fegato che non funziona bene

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Cosa provoca il malfunzionamento del fegato?

Le persone con insufficienza epatica generalmente presentano ittero, ascite, encefalopatia epatica e uno stato di salute compromesso. L'ittero rende gialli la cute e il bianco degli occhi. L'ascite può causare il rigonfiamento dell'addome. L'encefalopatia epatica può causare stato confusionale o sonnolenza.

Quando preoccuparsi per il fegato?

Aumento delle dimensioni del fegato. Dolore addominale tipicamente in ipocondrio destro che aumenta specificatamente dopo palpazione (con eventuale positività del segno di Murphy) Presenza di ittero (colorazione giallastra della cute e delle mucose) Nausea e vomito.

Come capire se il proprio fegato funziona bene?

Per verificare la “salute” del nostro fegato, dobbiamo eseguire dei controlli mirati che si avvalgono di esami ematici, ecografia dell'addome e Fibroscan. Questi dati permetteranno all'epatologo di fare diagnosi e di guidarvi poi alla terapia o al follow-up mirato.