Show Sono nata il ventuno a primavera Sono nata il ventuno a primavera (da “Vuoto d’amore”) Alda Merini Amai teneramente dei dolcissimi amanti senza che essi sapessero mai nulla. E su questi intessei tele di ragno e fui preda della mia stessa materia. In me l’anima c’era della meretrice della santa della sanguinaria e dell’ipocrita. Molti diedero al mio modo di vivere un nome e fui soltanto una isterica. (da “La gazza ladra”) Il gobbo Dalla solita
sponda del mattino (22 dicembre 1948 – da”Poetesse del Novecento” 1951) La Terra Santa Ho conosciuto Gerico, Noi tutti, branco di asceti Fummo lavati e sepolti, Ma un giorno da dentro l’avello (da “La Terra Santa” 1984) BambinoBambino, se trovi l’aquilone della tua
fantasia A Flavia e Gianfranco nel giorno delle loro nozze. Vi sian dolci le nozze come un colle da risalir beato e tu, fanciulla che hai tratto dai miei visceri il tuo nome vivi contenta poi che il tuo ragazzo simile a Apollo, ha tutta la dolcezza degli Dei si’ divini e sì leggiadri: sii tu stessa la musa del suo canto sii tu l’ape leggera che riporta miele alla bocca del tuo dolce amato sii tu fanciulla simile alla Grecia sii la sposa dei cantici che esulta, davanti al re nel giorno dei sponsali ma tu sei bionda e sei la mia figliola perciò cingi di gigli le tue chiome ed aspetta paziente che maturi il dolce grano che hai tu dentro il seno che’ progenie perfetta salirà da quei tuoi dolci sguardi di mollezza e divino tu abbia ogni altro aspetto ed esulta poiché sei stata eletta alla corte di un re, tu che sei sposa di Salomone giovane e leggiadro. (poesia inedita del marzo 1981, pubblicata su: “L’eco del Chisone” il 14 giugno 2017)
Canto alla luna La luna geme sui fondali del mare, La luna grava su tutto il nostro io Io sono nata zingara, non ho posto fisso nel mondo, (da “Vuoto d’amore” Einaudi 1991) No, non tornare No, non tornare, avrei crudo
sgomento (da “Destinati a morire” 1980) Corpo, ludibrio grigio Corpo, ludibrio grigio (da “La Terra Santa” 1984)
opera della nipote Elisa Bagatti Un’armonia mi suona nelle vene Un’armonia mi suona nelle vene, (da “La Terra Santa” 1996) Ieri ho sofferto il dolore Ieri ho sofferto il dolore, (da “La terra santa”) Lettere a Silvana Rovelli Rivedo le tue lettere
d’amore L’illusione era forte a sostenerci; … E hai potuto lasciarmi, Mi hai suscitato dalle scarse origini … E mi hai lasciato solo le tue lettere (gennaio 1949 – da “La presenza di Orfeo”)
Apro la sigaretta Apro la sigaretta (da “Ballate non pagate” 1° ed. Einaudi 1995)
Il liuto Dalle mani magnifiche
del cuore (da”Aforismi e magie”) Del tutto ignari della nostra esistenza Del tutto ignari della nostra esistenza (da “La carne degli angeli“) La vergine Non avete veduto le farfalle (15 novembre 1947 – da La presenza di Orfeo – 1953) Se avess’io Se avess’io levità di una fanciulla Io ti debbo i racconti più fruttuosi (da “Tu sei Pietro”) C’è una faccia maligna C’è una faccia maligna (da “Terra d’Amore” poesie, racconti, aforismi. Ed. Acquaviva) In cima ad un violino In cima ad un violino (da “Clinica dell’abbandono” – Einaudi 2004) Ah se almeno potessi Ah se almeno potessi, (da “La terra santa”) Quando l’angoscia Quando l’angoscia spande il suo colore E contro me le cose inanimate ( 1954 da “Nozze romane” 1955) Desiderio d’amore Lei desiderava un sorriso (da “Io dormo sola”, Acquaviva, 2005) Io sono una città nera. Io sono una città nera (da “Il Re delle Vacanze” favole, poesie, aforismi. Ed. Acquaviva) Lasciando adesso che le vene crescano Lasciando adesso che le vene crescano ( da “La presenza di Orfeo” – 4 ottobre 1950) I versi sono polvere chiusa I versi sono polvere
chiusa (da “La Terra Santa”) Spazio Spazio spazio, io voglio, tanto spazio (da “Vuoto d’amore”) Ho buttato il mio verbo come Iddio Ho buttato il mio verbo come Iddio (da “Tu sei Pietro. Anno 1961”) Non ti dispiaccia. Non ti dispiaccia che parli il tuo
nome; (da “Le rime petrose”) Potresti anche telefonarmi Potresti anche telefonarmi (da “La volpe e il sipario” – 1997) La mia poesia è alacre come il fuoco La mia poesia è alacre come il fuoco, (da “La volpe e il sipario” – 1997) Tu te ne sei andata Tu te ne sei andata (da “Destinati a Morire. Poesie vecchie e nuove”) Ieri sera nel basso dentro la gioconda osteria Ieri sera nel basso dentro la gioconda osteria (da “Le satire della Ripa”) Lavandaie Lavandaie avvizzite (da “La Terra Santa e altre poesie”) Il testamentoSe mai io scomparissi Ché, nel mondo, non seppi Io non fui originata dalle trame del buio Se mai io scomparissi (3 novembre 1953 da “Paura di Dio” – 1955) Non voglio dimenticarti, amore Non voglio dimenticarti, amore, (da “Titano amori intorno” 1993) Ad Ettore Ho avuto paura della morte (da “Destinati a Morire. Poesie vecchie e nuove”)
Gli aspetti della morte sono talvolta abnormi. Gli aspetti della morte sono
talvolta abnormi, (da “La Terra Santa e altre poesie”) Amore che giaci Amore che giaci (da “Ballate non pagate”) Charles Charlot Charcot Charles Charlot Charcot, (da “Poesie per Charles” 1982) Genesi a Pietro De Pascale Vorrei un figlio da te che sia una spada (da “Tu sei Pietro” 1961) Genesi (Giovanni Nuti e Daniela Dessì)Il grembiule Mia madre invece aveva un vecchio grembiule (da “La gazza ladra”) Il pastrano Un certo pastrano abitò lungo tempo in casa (da “La gazza ladra”) PAX Leva morte da noi (21 aprile 1954 – da “Paura di Dio”) Luce Chi ti scriverà, luce divina Beata somiglianza, d’essere in due e diverse eppure tanto somiglianti; ma in questo perché non ti rapisce all’Universo per innalzare meglio il proprio corpo, immantinente ti dissolverebbe. Si ripete per me l’antica fiaba (22 dicembre 1949 – da “La Presenza di Orfeo”) Io ero un uccello Io ero un uccello qualcuno mi ha tagliato la gola non so. Io ero un albatro grande Qualcuno ha fermato il mio viaggio, le mie canzoni d’amore. (da “La Terra Santa” 1984) La Sibilla Cumana Ho veduto virgulti (14 novembre 1951 – da ”Nozze romane” 1955) La bambina Invecchiando mi diedi al vino (da “Superba è la notte”) Anima, solamente la parola Anima, solamente la parola (da “Superba è la notte”) O maledici, Dio, che mi ha tradito O maledici, Dio, che mi ha tradito, (da “Ballate non pagate”) Tu eri la verità, il mio confine Tu
eri la verità, il mio confine, (da “La Terra Santa 1983” – “Il Suono dell’Ombra 2010”) Quando il cielo baciò la terra nacque Maria Quando il cielo baciò la terra nacque Maria. (da “Magnificat. Un incontro con Maria”) Lirica anticaCaro, dammi parole di fiducia (da “Tu sei Pietro” 1961) Il canto dello sposo Forse tu hai dentro il tuo corpo (da “Per Michele Pierri”) E perciò non ti chiamerò al telefono E perciò non ti chiamerò al telefono da (Le satire della Ripa” 1983) Ascolta il passo breve delle cose Ascolta il passo breve delle cose (da “La volpe e il sipario” 1997) A Dino Campana Ritorna, che cantar canzone di voto Dentro l’acqua del Naviglio io voglio Perché tu sia riesumato dal vento. Ritorna a splendere selvaggio E giusto ed equo come una campana, riscuoti questa mente innamorata del suo dolore, seme della gioia, mia apertura di vento e mio devoto ragazzo che amasti la maestra poesia. (da “Ballate non pagate” 1995) E più facile ancora E più facile ancora mi sarebbe So che tu coglieresti dei miei frutti E so anche che mi ami di un amore Ma io il pianto per te l’ho levigato (da “Tu sei Pietro” 1961) Getto noccioli di cartone Getto noccioli di cartone, (da Ballate non pagate, 1995) Noi, pastori Rapida come un fulmine Meraviglioso testo di Alda (in gran parte inedito) del 2005, riportato sull’Eco di Bergamo il 21 dicembre 2019. (Regalo del giornalista e grande amico di Alda, Silvio Bordoni). Amore irripetibile Sull’ultima corda del tuo violino Poesia inedita musicata ed interpretata dal Maestro Giovanni Nuti tratta dal cd “Una piccola ape furibonda”. Qual è la poesia più bella del mondo?Le 15 poesie più belle di tutti i tempi. 1) Raccoglimi (Saffo, 600 a.C.) ... . 2) Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale (Eugenio Montale, 1896-1981) ... . 3) Sonetto XVIII (William Shakespeare, 1564-1616) ... . 4) Alle fronde dei salici (Salvatore Quasimodo, 1901-1968) ... . 5) Veglia (Giuseppe Ungaretti, 1888-1970). Qual è la poesia più bella della letteratura italiana?Poesie più famose. 1 - Il più bello dei mari di Nazim Hikmet.. 2 - A Silvia di Giacomo Leopardi.. 3 - Ode al pomodoro di Pablo Neruda.. 4 - Felicità di Trilussa.. 5 - Il tuo sorriso di Pablo Neruda.. 6 - La ninna nanna della guerra di Trilussa.. 7 - Bacio di Alda Merini.. Che ben sapevo amava una chimera?Ho conosciuto in te le meraviglie meraviglie d'amore sì scoperte che parevano a me delle conchiglie ove odoravo il mare e le deserte spiagge corrive e lì dentro l'amore mi son persa come alla bufera sempre tenendo fermo questo cuore che (ben sapevo) amava una chimera.
Chi ha scritto la poesia Sei bella?Sei bella – Una stupenda poesia di Angelo De Pascalis, erroneamente attribuita ad Alda Merini… Angelo De Pascalis è un poeta salentino. Lo scorso novembre questa sua bellissima poesia è diventata virale in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, spopolando su WhatApp.
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