Dove si vede il reddito sul cud

In linea generale, nel Cud sono riportati:

  1. l’ammontare complessivo dei redditi di lavoro dipendente, equiparati (per esempio le pensioni) e assimilati corrisposti nell’anno precedente e assoggettati a tassazione ordinaria, a tassazione separata, a ritenuta a titolo d’imposta e a imposta sostitutiva
  2. le relative ritenute di acconto operate dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico
  3. le detrazioni effettuate

Inoltre, il Cud è utilizzato per attestare l’ammontare complessivo dei redditi corrisposti nell’anno precedente che non hanno concorso alla formazione del reddito imponibile ai fini fiscali e contributivi, dei dati previdenziali e assistenziali relativi alla contribuzione versata o dovuta all’Inps, all’Inpdap e all’Ipost.

La struttura del Cud, oltre a una sezione dedicata ai dati del datore di lavoro e del contribuente, si compone di altre due distinte sezioni:

  • Parte A: dati fiscali
  • Parte B: dati previdenziali.

Parte A - Dati fiscali

Nella sezione dedicata ai dati fiscali sono indicati:

  • le somme e i valori assoggettati a tassazione ordinaria
  • i compensi con ritenuta a titolo d’imposta, nonché quelli assoggettati a imposta sostitutiva
  • le somme e i valori assoggettati a tassazione separata (arretrati di anni precedenti, indennità di fine rapporto di lavoro dipendente erogate nell’anno, compresi suoi acconti e anticipazioni, e prestazioni pensionistiche dei fondi di previdenza complementare erogate in forma di capitale)
  • gli oneri di cui si è tenuto conto (per esempio i canoni di locazione)
  • gli altri dati necessari ai fini dell’eventuale presentazione della dichiarazione dei redditi (per esempio, il numero dei giorni di lavoro dipendente e/o pensione).

Attenzione
Le amministrazioni dello Stato e gli enti pubblici e privati che corrispondono trattamenti pensionistici di reversibilità devono certificare gli importi corrisposti per il coniuge superstite separatamente da quelli corrisposti per gli orfani, anche se minorenni e conviventi. In caso di decesso del dipendente o del pensionato, il datore di lavoro deve rilasciare agli eredi la certificazione relativa al defunto, che riporta i redditi e le altre somme a lui corrisposte, indicando nella parte A i suoi dati anagrafici. La certificazione va consegnata anche per attestare i redditi corrisposti agli eredi del dipendente o del pensionato (articolo 7, comma 3, del Dpr n. 917/1986). Si tratta, per esempio, di mensilità o ratei di tredicesima che il datore di lavoro non ha potuto corrispondere direttamente al lavoratore deceduto.

Parte B - Dati previdenziali

In questa sezione del Cud sono sostanzialmente riportati:

  • i dati previdenziali e assistenziali relativi alla contribuzione versata o dovuta all’Inps e all’Inpdap
  • l’importo dei contributi previdenziali e assistenziali a carico del lavoratore versati e/o dovuti agli stessi enti previdenziali.

Dal 2015, la “certificazione unica” consegnata dai datori di lavoro entro il 28 febbraio di ogni anno, ha preso il posto del vecchio CUD. Cambia il nome (e nell’acronimo una lettera) ma non la sostanza. I pensionati invece, ricevono come sempre la certificazione unica dall’ente pensionistico di riferimento che eroga la loro pensione. Il contribuente si trova davanti una serie di dati, di cui deve comprendere il significato. Anche e soprattutto per compilare correttamente il 730. Sebbene in ciò possa aiutare il commercialista.

In quest’articolo vediamo come estrapolare il RAL dal CU, acronimo di reddito annuo lordo. Il quale viene percepito con la busta paga.

Come trovare il RAL nel CU

Il nuovo CU è composto da 2 parti

  • una prima parte riguardante i dati fiscali
  • una seconda fase riguardanti i dati previdenziali.

Dove si vede il reddito sul cud
L’errore in cui si potrebbe incorrere è quello riguardante il fatto che il reddito lordo sia quello presente in seconda pagina, al primo rigo. Dove espressamente troviamo: Dati fiscali, punto 1: redditi di lavoro dipendente e assimilati. Tuttavia, quello non è il reddito lordo, ma costituisce solamente l’imponibile su cui calcolare l’imposta IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche). Che va calcolata nel rigo successivo, al punto 11, dove si parla di ritenute IRPEF.

Il RAL va quindi ricercato nella seconda parte della Certificazione Unica rilasciata da datore di lavoro. Nello specifico, al primo rigo della quarta pagina, dove dice: Dati previdenziali e assistenziali, punto 1. Qualora il lavoratore subordinato sia stato assunto mediante un contratto a progetto, troverà il RAL nella sezione 2, alla voce: Collab. coordinate e continuative, punto 9. Se qualora sia stato assunto con contratto di tipo subordinato (indifferentemente se sia a tempo determinato o indeterminato, non fa differenza), troverà il RAL al punto 1.

Come si calcola il Ral nel Cu

Vale la pena sottolineare il fatto che nel calcolo che andiamo ad eseguire, bisogna tassativamente (è proprio il caso di dirlo) tenere conto del fatto che non bisogna comprendere nè gli straordinari, nè i rimborsi (si pensi alle spese effettuate per gli spostamenti). Quindi, tali voci saranno visibili in busta paga e nel RAL.

Orbene, ora che abbiamo individuato il reddito annuo lordo, come possiamo calcolare il reddito netto? Basta prendere il RAL e sottrarre poi l’IRPEF considerata e i contributi previdenziali che sono a carico del lavoratore subordinato.

Esempio di Calcolo RAL

Mettiamo caso che il RAL sia di 20mila euro. A questo importo dovremo detrarre:

la cifra che troviamo alla seconda pagina del CU, alla voce “Ritenute”, punto 11 “Ritenute IRPEF”. Mettiamo caso che tale cifra sia di 3.050 euro

la cifra reperibile alla quarta pagina del CU, alla voce “Dati previdenziali e assistenziali INPS”, punto 6 “Contributi a carico del lavoratore trattenuti”. Mettiamo caso che l’importo sia pari a 2mila euro. Se il lavoratore ha un contratto a progetto, deve risalire all’importo presente al punto 11, alla voce: “contributi a carico del collaboratore trattenuti”.

Quindi, per effetto di ciò, ai 21mila euro bisognerà pertanto sottrarre 3.050 e 2mila euro:

21mila meno 3.050 meno 2mila = 15.950 euro. Questo sarà il reddito annuo netto.

C’è anche la possibilità di risalire al reddito mensile netto. Che altro non è che la nostra tanto sospirata busta paga mensile. Per effettuare il calcolo, basta dividere il suddetto importo di 15.950 per 12 se vogliamo conoscere quello ordinario. O diviso 13 o 14, qualora godiamo anche di tredicesima e quattordicesima.

Come si fa a vedere il proprio reddito?

Come trovare il reddito annuo lordo lavoratore dipendente: puoi calcolare la tua RAL o retribuzione annua lorda moltiplicando il tuo stipendio lordo mensile per il numero di mesi in cui lavori, considerando anche tredicesima e quattordicesima.

Dove si trova il reddito netto nel 730?

Il reddito familiare netto è dato dalla somma dei redditi netti di tutti i componenti del nucleo familiare, prendendo in considerazione il reddito annuale. Il reddito netto di una singola persona si evince dalla certificazione in possesso comprovante la situazione reddituale.

Cosa si intende per reddito lordo annuo?

Per reddito annuo complessivo lordo del nucleo familiare si intende la somma dei redditi, dichiarati e non, al lordo delle imposte ed al netto dei contributi previdenziali e degli assegni familiari, percepiti da tutti i componenti il nucleo familiare.