Dopo quanti mesi di lavoro ho diritto alla disoccupazione

Molte sono le domande che ruotano attorno al tema della disoccupazione. Negli scorsi giorni abbiamo visto quanto tempo si deve lavorare per avere accesso alla NASpI, ma oggi ci addentriamo più nello specifico. 

Infatti, una domanda che è arrivata in redazione ci domanda chiaramente quanto si prende di disoccupazione dopo 6 mesi di lavoro. 

Ipotizziamo la casistica: una persona che ha un lavoro stagionale è impiegata per l’intera stagione estiva. Successivamente, una volta finita l’estate, si ritrova senza lavoro e si domanda se può percepire (e per quanto tempo) la disoccupazione. 

Ebbene, la risposta è sì, ma ci sono delle precisazioni da fare. 

Non a tutti spetta la NASpI: quali sono le regole per avere la disoccupazione (anche dopo 6 mesi)?

Non tutti i cittadini italiani che si trovano senza lavoro possono avere diritto a ricevere la NASpI. 

Infatti, per prima cosa è necessario sottolineare che la misura spetta esclusivamente a coloro che hanno perso il lavoro contro la loro volontà. 

Prendiamo ad esempio il caso di coloro che hanno perso il lavoro in seguito ad un licenziamento oppure dopo aver rassegnato le dimissioni per giusta causa. 

In questi casi si avrà diritto a ricevere la misura assistenziale della NASpI. Invece, chi decide di dimettersi senza il requisito della giusta causa non avrà diritto a questa prestazione assistenziale. 

Attenzione: se hai lavorato come collaboratore ti spetta un’altra indennità, chiamata DIS-COLL. 

Eppure, è importante sottolineare che questo è solo uno dei requisiti necessari per poter beneficiare della NASpI, quindi dell’indennità prevista per la disoccupazione. 

Infatti, per accedere alla misura una persona dovrà trovarsi al momento della richiesta in stato di disoccupazione e dovrà anche rispettare un requisito contributivo. 

Tale requisito riguarda le settimane di contributi versati, che non possono essere inferiori a 13 negli ultimi 4 anni. 

Fino all’inizio del 2022 era previsto un terzo requisito che limitava l’accesso alla NASpI, ossia l’aver lavorato almeno 30 giorni nell’ultimo anno antecedente alla domanda di disoccupazione. Tuttavia, il Governo Draghi ha deciso di cancellare questo paletto. 

Gli stagionali hanno diritto alla disoccupazione? Andiamo a scoprirlo!

Se hai letto con attenzione fino a qui avrai notato che abbiamo affermato che un lavoratore può accedere alla NASpI in seguito ad un licenziamento o alle dimissioni per giusta causa. 

Tuttavia non è stata ancora citata una casistica particolare: quella relativa alla scadenza del contratto. 

Infatti, quando parliamo di lavori a termine, in somministrazione o di lavori stagionali, facciamo riferimento a dei lavoratori che spesso, alla scadenza del contratto, non vengono rinnovati. 

In questo caso si può comunque accedere all’indennità di disoccupazione NASpI? Ovviamente la risposta è sì. 

Ma quanto dura la NASpI in questi casi? Andiamo a rispondere più approfonditamente alla domanda che ci è stata posta e che ha portato alla nascita di questo articolo. 

Quanto dura la NASpI dopo aver lavorato 6 mesi? La risposta!

Hai scoperto di avere diritto a ricevere la NASpI? Bene, allora adesso andiamo a capire per quanto tempo potrai beneficiare dell’indennità di disoccupazione. 

È bene sottolineare fin da subito che la NASpI ha una durata massima e che quindi non è eterna come potrebbero sembrarlo altre misure, in primis il Reddito di Cittadinanza. 

Infatti, la NASpI ha una durata pari alla metà del periodo contributivo (ossia dei contributi versati) degli ultimi 4 anni. 

Di conseguenza, la durata massima dell’indennità di disoccupazione è di due anni. 

Dunque, è bene sottolineare che nel calcolo rientrano tutte le settimane di contributi versati negli ultimi 4 anni che siano state regolarmente retribuite. 

Ovviamente, se hai già usufruito della prestazione relativa alla disoccupazione, quelle settimane saranno escluse. 

Inoltre, nel calcolo delle 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni rientrano anche:

  • Contributi previdenziali
  • Contributi figurativi 
  • Periodi di congedo parentale 
  • Periodi di lavoro all’estero 
  • Periodi di malattia dei figli fino ad 8 anni di età. In questo caso bisogna tenere a mente il limite di 5 giorni lavorativi ogni anno. 

Dunque, potrai beneficiare della NASpI per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione versate negli ultimi 4 anni. 

Attenzione: come abbiamo sottolineato in precedenza, devono essere sottratte dal calcolo le settimane che hanno già dato vita ad una prestazione di disoccupazione. 

Quanto si prende di disoccupazione dopo 6 mesi di lavoro?

Eccoci arrivati all’ultima domanda di questo articolo, ossia a quanto ammonta l’importo della NASpI. 

È importante sottolineare che in questo caso non possiamo fornire una risposta univoca, in quanto l’ammontare della disoccupazione varia in base alla retribuzione media e non dipende dalla durata del contratto di lavoro. 

Di conseguenza bisognerà calcolare la retribuzione media degli ultimi 4 anni di lavoro per scoprire a quanto ammonterà la NASpI. 

Infine, devi ricordare che la cifra erogata per l’indennità di disoccupazione non può mai superare i 1.314,30 euro mensili.

Quanti mesi di lavoro servono per ottenere la disoccupazione?

Per richiedere la Naspi è necessario avere almeno 13 settimane di contributi da lavoro dipendente negli ultimi 4 anni. Fino allo scorso anno era necessario avere anche l'ulteriore requisito di aver svolto almeno 30 giorni di lavoro effettivo nel corso dei 12 mesi precedenti.

Quanto si prende di disoccupazione dopo 3 mesi di lavoro?

Dura, invece, la metà del periodo contribuito utile. Così, se il lavoratore ha diritto alla Naspi per 3 mesi di lavoro, percepirà la disoccupazione per un mese e mezzo.

Quanto si prende di disoccupazione dopo 6 mesi di lavoro?

Quanto dura la Naspi dopo 6 mesi di lavoro? Se hai lavorato per 6 mesi, devi sapere che la Naspi, nella generalità dei casi, spetta per la metà della durata del periodo contribuito, a prescindere dal tipo di contratto di lavoro, a termine o a tempo indeterminato: dovresti dunque aver diritto a 3 mesi di Naspi.

Chi termina un contratto a tempo determinato ha diritto alla disoccupazione?

La Naspi spetta se l'ultimo rapporto di lavoro si conclude non per volontà del dipendente. Nel caso, quindi, di una scadenza contratto a termine o di un non superamento del periodo di prova al lavoratore dipendente spetta la Naspi.