Come si fa la carbonara con la panna

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Carbonara cremosa

Prima che i puristi della carbonara comincino a strapparsi i capelli, vi avverto che questa non è la versione originale ma quella cremosa. A differenza della ricetta classica questa prevede l’utilizzo della panna, per ottenere un condimento molto cremoso che avvolge la pasta. Un’altro ingrediente che ho aggiunto alla ricetta originale è la noce moscata, che le dona un sapore particolare. Gli altri ingredienti sono gli stessi di quella classica, ma è possibile trovare delle valide alternative, a partire dal guanciale, a cui molti preferiscono la pancetta (ma non è il mio caso), il pecorino, che potrebbe dare un gusto troppo forte e non piacere a tutti, può essere sostituito dal parmigiano. Per la pasta  ho utilizzato uno spaghetto, ma vanno bene anche   i bucatini, oppure della  pasta corta, tipo penne o rigatoni.

Ingredienti

  • Spaghetti 500g
  • Guanciale a cubetti 250g
  • Panna da cucina 200ml
  • Tuorlo d'uovo 2
  • Pecorino grattugiato 100g
  • Sale,pepe e noce moscata q.b.

Preparazione

  • Come si fa la carbonara con la panna

    Pasta

    Buttate gli spaghetti in acqua bollente poco salata.

  • Come si fa la carbonara con la panna

    Rosolare

    Rosolate il guanciale in padella senza aggiungere nessun grasso. Una volta pronto spegnete la fiamma.

  • Come si fa la carbonara con la panna

    Condimento

    In un contenitore versate la panna, aggiungete i tuorli, una grattugiata di noce moscata, pepe, quasi tutto il pecorino (tenetene un cucchiaio da mettere quando impiattate) ed amalgamate bene.

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    Acqua di cottura

    Prendete dell'acqua di cottura degli spaghetti ed aggiungetene circa 1 dl al composto e mescolate. In questo modo sarà già caldo quando lo aggiungerete alla pasta. Tenetevi un pochettino di acqua di cottura da parte, potrebbe servirvi dopo.

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    Scolare la pasta

    Rimettete sul fuoco il guanciale. Scolate la pasta molto al dente (anche 3 min prima che siano cotti) e versatela in padella. Mescolate per qualche secondo.

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    Condimento

    Aggiungete il composto con la panna e saltate la pasta a fiamma alta fino a quando comincia a diventare cremosa, se vedete che si secca troppo potete aggiungere un po' di acqua di cottura che avete conservato. Servite immediatamente con una spolverata di pecorino e una bella macinata di pepe.

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Come si fa la carbonara con la panna

È bastato parlare di panna, senza neppure lontanamente citare la parola “carbonara”, per veder nascere praticamente dal nulla una querelle infinita fra alcuni di voi, lettori di Dissapore, sull’opportunità o meno di aggiungere la crema di latte alle uova del celebre piatto della cucina romana. E, in definitiva, su quale sia la ricetta perfetta. Non ho usato di proposito aggettivi come “giusta” o “tradizionale” perché non credo ai dogmi. Ma devo riconoscere che la carbonara pone numerosi interrogativi: ecco i principali.

Carbonara:
Quando, dove e perché è nata?
Spaghetti o maccheroni?
Guanciale o pancetta?
Pecorino o parmigiano?
Uova intere o solo tuorli?
Panna sì o panna no?
Burro, olio, strutto o nulla?
Aglio, cipolla o nulla?
Vino?

Naturalmente, non sono domande buttate lì a caso, ma ricavate dalle ricette di Carbonara di alcuni degli autori italiani più titolati. Per completezza di informazione, aggiungerò la mia, di versione. Non perché voglia lontanamente appartenere alla schiera di cotanti autori, ma per farvi sapere come la penso e, sì, anche per farmi criticare, se sarà il caso.

Importante: non iniziate a commentare prima di aver letto con attenzione tutto (e il contrario di tutto). Poi, ditemi serenamente la vostra sulle ricette che ho selezionato e, se vorrete, su altre che non ho citato. Ecco quindi chi fa cosa.

Come si fa la carbonara con la panna

1. Carbonara – Marco Guarnaschelli Gotti: con uova intere, strutto, guanciale e pecorino, variante panna.
La Grande Enciclopedia Illustrata della Gastronomia è sempre una garanzia per completezza di informazione.

Alla voce “carbonara” riporta per filo e per segno le ipotesi sulla nascita del piatto fra cui le due più accreditate: che la carbonara sia stata creata nella Roma liberata, utilizzando le razioni degli alleati che comprendevano uova in polvere e bacon; che esistesse in Ciociaria e Abruzzo, dove diverse famiglie capitoline sfollate durante la guerra poterono assaggiare le paste dei contadini preparate da sempre con uova, lardo e pecorino, riportando poi la ricetta a Roma.

Molto classica la proposta, sin dagli ingredienti, per 4 persone: 120 grammi di guanciale a dadini o a striscette, un cucchiaio di strutto, 3 uova intere, 3 pugni di pecorino romano, pepe.

Il procedimento non fa una grinza: il guanciale si rosola nello strutto, poi si spegne (si rimetterà sul fuoco un minuto prima di scolare la pasta); in una terrina, si sbattono le uova con il pecorino; si cuoce la pasta: le dosi non sono indicate, ma si possono immaginare i canonici 400 grammi di spaghetti, anche se viene segnalato che in origine forse il piatto si realizzava con le penne; la pasta scolata si ripassa nella padella con il guanciale, poi si versa nelle uova, si aggiunge il pepe e si mescola.

Fra le varianti: al posto del guanciale, pancetta tesa piuttosto magra (consigliato il rigatino toscano), ma non affumicata; olio o burro invece dello strutto; aglio nel soffritto; metà parmigiano e metà pecorino, oppure solo parmigiano; l’aggiunta di 1/2 bicchiere di panna, riducendo a 2 le uova.

Come si fa la carbonara con la panna

2. Carbonara – Anna Gosetti della Salda: con uova intere, guanciale, pecorino, parmigiano e aglio, senza panna.
L’autrice della summa della cucina regionale italiana (Le Ricette Regionali Italiane) propone forse quanto di più simile all’idea dei “talebani” della carbonara, con guanciale e un mix di parmigiano e pecorino, senza panna ma con l’aglio.

I suoi ingredienti, per 4 persone, sono: 400 grammi di spaghetti, 100 grammi di guanciale, 3 uova intere, 2 cucchiaiate di parmigiano grattugiato, 2 cucchiaiate di pecorino grattugiato, pochissimo burro o olio d’oliva, aglio, sale, pepe.

Anche il procedimento è piuttosto classico: il guanciale a dadini si rosola in burro o in olio, con l’aglio schiacciato (poi eliminato); si sbattono le uova; si scola la pasta e si versa nel tegame con il guanciale, facendola saltare qualche istante; fuori dal fuoco, si versano le uova, pepe, metà formaggi, si mescola e si termina con il resto di parmigiano e pecorino.

Come si fa la carbonara con la panna

3. Carbonara – Carnacina: con uova intere, guanciale, parmigiano e panna.
Lo sapete tutti: il Carnacina la panna ce la mette. In tempi non sospetti, direi, visto che si tratta di un ricettario risalente agli anni Sessanta, vent’anni prima che il condimento grasso e cremoso diventasse il trucchetto preferito dei cuochi senza troppo mestiere.

I suoi ingredienti, per 6 persone: 600 grammi di spaghetti, 100 grammi di guanciale (ganascia di maiale, sic) a pezzi, una cucchiaiata d’olio, 50 grammi di burro, 4 uova intere, 50 grammi di parmigiano grattugiato, qualche cucchiaiata di panna liquida freschissima e molto cremosa (sic), pepe.

Il procedimento è davvero qualcosa, e ve lo riporto integralmente: “Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua bollente leggermente salata e sgocciolarli al dente. Nel medesimo tempo rosolare il guanciale in un casseruolino con l’olio; battere le uova in una terrina mescolandovi il formaggio, un pizzico di sale, un poco di pepe appena macinato e la panna liquida.

Sciogliere in un tegame abbastanza grande il burro; appena prende color nocciola, versare le uova, farle rapprendere leggermente, gettare gli spaghetti e il guanciale; mescolare rapidamente e fare le porzioni immediatamente. È importante avere gli spaghetti cotti nel momento in cui le uova cominciano a rapprendersi”.

Lascio a voi ogni osservazione in merito alla tecnica.

Come si fa la carbonara con la panna

4. Carbonara – Ada Boni: con uova intere, pancetta, parmigiano, cipolla e vino, senza panna.
Nella prima edizione (1930) del suo Talismano della Felicità la carbonara non era citata. Questo farebbe ritenere esatta la teoria di un piatto nato verso la fine della guerra.

Compare comunque nelle edizioni successive: quella di famiglia, del settembre 1964, acquistata da mia mamma sposina la riportava tale e quale alla mia copia di quasi trent’anni dopo, con questi ingredienti, per 6 persone: 600 grammi di spaghetti, 3 uova intere, 200 grammi di pancetta, 30 grammi di burro, 50 grammi di parmigiano grattato (sic), una cipolla, un ciuffo di prezzemolo, pepe, mezzo bicchiere di vino bianco.

Il procedimento, in breve: si rosolano cipolla a fettine e pancetta a dadini nel burro e si sfuma con il vino; si sbattono le uova con parmigiano, prezzemolo e pepe; si scola la pasta e si versa nelle uova, mescolando; infine, si aggiunge la pancetta e si mescola ancora.

Come si fa la carbonara con la panna

Carbonara – Francesca Romana Mezzadri: solo tuorli, con acqua, pancetta, pecorino e parmigiano.
Non potevo lasciarvi senza la mia versione. Da quel che ho approfondito, nessuno degli illustri autori citati prevede l’utilizzo dei soli tuorli.

Resta il fatto che alcuni (in particolare, a casa mia) trovano inquietante l’albume crudo, tanto che a poco a poco ho cominciato a ridurne la quantità per poi eliminarlo del tutto. I tuorli da soli darebbero una salsa troppo densa, e quindi ho sentito la necessità di aggiungere una parte d’acqua (del resto, l’albume ne è composto per l’88%).

Ma andiamo con ordine: i miei ingredienti, per 4 persone, sono: 400 g di pasta (mi piacciono gli spaghetti grossi, oppure i rigatoni e anche i bucatini), 160-180 grammi di pancetta in fette spesse (sì, lo so, è tantissima, ma ho un debole per i salumi), 4 tuorli piccoli (o 3 grandi), 4 cucchiai di parmigiano o pecorino grattugiato (oppure, un mix dei due), pepe, olio extravergine d’oliva.

Il mio procedimento: taglio la pancetta a dadini e li rosolo in pochissimo olio (o nulla, se la pancetta fosse piuttosto grassa di suo); sbatto i tuorli in una terrina aggiungendo, per ognuno, 1 cucchiaio di acqua fredda, poi unisco formaggio e pepe abbondante; scolo la pasta al dente e la verso nelle uova; mescolo, aggiungo la pancetta e, se serve, ancora un filo d’acqua, ma questa volta di cottura della pasta (tolta qualche minuto prima di scolarla, così non è troppo calda da cuocere le uova). Mai avuto l’effetto frittata.

Avrei voluto aggiungere anche la versione di Jamie Oliver, ma non volevo farvi arrabbiare troppo. Su, forza, sono aperti i commenti.

[Crediti | Link: Dissapore, Scatti di Gusto. Immagini: Amazon, Scatti di Gusto]

Cosa succede se metto la panna nella carbonara?

Alcuni aggiungono la panna per rendere il piatto più cremoso, quando in realtà basta far amalgamare la pasta con un po' di acqua di cottura dentro la crema di grasso di guanciale e uova; così l'uovo si cuoce ma lo si rende anche cremoso grazie all'amido.

Come abbinare la carbonara?

L'abbinamento più “sicuro” è quello con un vino bianco, magari del centro Italia, per richiamare la provenienza geografica del piatto. Stanno bene anche i rosati, soprattutto quelli abruzzesi e del Lago di Garda, mentre bisogna fare attenzione con i rossi, evitando quelli troppo tannici.

Come ravvivare la carbonara?

Come detto, la pasta risulterà secca, dunque quale modo migliore di riscaldarla se non aggiungendo dei liquidi. Per un risultato gustoso, non limitatevi a metterla nel microonde, ma anzi, prendete una padella e fatela scaldare a fuoco dolce con acqua, latte o un qualsiasi altro liquido…

Perché alla carbonara?

Pare fosse il piatto dei boscaioli del centro Italia che si avventuravano sulle montagne dell'Appennino a fare carbone da legna. E da ciò deriverebbe il nome di questo popolare piatto.